Poesie


ANCORA UNA VOLTA






La bestia malata si è svegliata
dal torpore della civile convivenza
e il sangue come sempre
si mescola alla terra.
E' la Guerra! E' l'Odio!
Che inonda i sensi e fa
crescere gli antichi artigli
che affondano nella carne.
E' la Crudeltà! E' l'Orrore!
di un passato che scorre nelle venerdì
e dilaga la sua mentale ferocia.
L'uno contro l'altro senza pietà,
l'uno contro l'altro le bestie inconspevoli
si fondono di sangue.
Eppure! tutt'intorno la luce piove sulla vita,
che si risveglia dal torpore dell'inverno.
E' la Primavera! E' l'Universo!
ancora una volta nesuno guarda,
ancora una volta nessuno ascolta
il messaggio d'amore che germoglia.
La bestia malata si è svegliata,
la bestia umana si è svegliata
dalla sua civile convivenza
e il suo sangue continua a mescolarsi
con la terra.





ESSERE OGNI ESSERE




Essere ogni essere è il sublime capire
ma il tempo dell’anima felice è lontana a divenire
l’oggi è ancor privo di quella essenza
che apre il cuore e libera la mente.

Amore, vita.... e nulla più.
Sentirsi trascinati da un oblio
che mette fine ai mille conflitti quotidiani,
debolezze della carne!
Questo è il futuro da invocare ardentemente.
Amore, vita; vita, specchio riflesso...

Riflesso e qui è l'inganno:
guardare le pulsioni dell’oblio,
e non viverle fino che la morte libera il tormento.
Ecco la verità che ci riguarda,
la natura ci fa tutti liberi,
e dovunque noi siamo soffocati dalle catene.

Crediamo che potere e ricchezza
possano ridarci la libertà perduta,
e invece ci rendono
ancor più schiavi.

E chi non vorrebbe riavere indietro l'innocenza.
Grande sarebbe la gioia se la vita sciogliesse
le nostre membra malate come un tempo.
Tutto svanirebbe, i dolori e le pene sopportate fino adesso,
la crudeltà dei tiranni,
le frustrazioni dell’orgoglio,
le fitte d’amor spezzato,
l’arroganza dei potenti
e l’ingiustizia verso i deboli derisi,
chi potrebbe mai cancellare questo
se non la vita pura che è in noi?

Chi non vorrebbe felicità e armonia ora,
sotto questo cielo azzurro,
se non fosse la paura di sentire
quello che nessun mai è tornato a sentire.

La prigione, così, fa tutti ciechi,
così il ricordo della libertà
si riflette in noi come un sogno,
e le imprese alte e basse ci disviano
illudendoci di aver trovato l’uscita vera
dal nostro inferno mentale.



PARADISO


Quando entrai in questa goccia d’azzurro
non conoscevo né paura né sofferenza.
Tutto era così trasparente,
armonioso nella completa vitalità
di esprimere amore.
Questo è il paradiso che abbiamo perso.





IL MERCATO


La realtà è un grande mercato,
dove ognuno compra la sua emozione,
da coltivare o da buttare.





CREAZIONE


Se guardi una galassia,
scoprirai che assomiglia
a un ciclone, un uragano.
Se guardi una conchiglia,
scoprirai che assomiglia alla vita
che ha preso forma e movimento
come un mulinello nell’acqua.



REALTA’


Risvegli l’essere
che sta volando nella fantasia,
nell’immaginazione
e nei sogni della notte,
e lo riporti con le prime luci dell’alba,
di nuovo a camminare.





OCCHI


Se guardi con gli occhi della mente,
la tua confusione arriverà fino alla pazzia.
Se guardi con gli occhi della vita,
ti accorgerai che ogni cosa che tu vedi
è una sola immagine,
che ti guarda negli occhi.





SCIENZA


Le tue parole sono calcoli matematici che dicono:
siamo nati da una esplosione,
una grandissima esplosione,
che ha formato il tutto.
Le mie parole invece sono semplici,
e non nascono da numeri,
ma dal guardare con gli occhi della vita,
che non esplode, ma si fonde come la creazione,
che si forma continuamente dal nulla,
come un semplice mulinello nell’acqua.














ZOO


Le tue sbarre sono come coltelli
che trafiggono la carne,
la vita che si tormenta,
si lamenta con grida di dolore
e movimenti sempre uguali,
che danno il senso della disperazione.
Questa è la nostra prigione,
che andiamo a visitare.


NEONATO


Sgomenta la tua innocenza
ogni volta che ti guardiamo,
e sai essere così trasparente
inorridendo mai della nostra
bruttezza del vivere.
E per questo che ti cerchiamo
ovunque per ammirarti
sospesi in bilico tra ragione e follia
aspettando l’utopia
dell’incantesimo dei sensi
per ritornare ad essere purezza infinita.








EGOISMO


Quando ti sento parlare sei un copione già ascoltato, ripetuto da millenni, perché la stirpe degli egocentrici viene da lontano ancor prima dell’egocentrismo dell’uomo del passato a sentirsi al centro dell’universo, ma la tua boria presunzione non è nata con il Medio Evo, sei ancora più vecchio, più antico, provieni proprio dalla preistoria, quando vivevi in una squallida caverna, te lo ricordi? Uscivi dalla grotta con la clava in mano per difendere il tuo interesse personale, che si chiamava territorio, cibo, sesso, e dovevi lottare ferocemente comportandoti proprio come ai giorni nostri fanno i tuoi simili egoisti, non son più i cavernicoli di un tempo, si sono evoluti, li chiamano il capo branco, o capo clan per ottenere con la forza, la conquista dei piaceri carnali di un uomo rozzo, grezzo, bestialmente allo stato puro della primitiva istintualità
a predare per non essere predato, individualisti, presuntuosi,
accentratori di se stessi. Nel mondo gli egoisti sono davvero tanti, un esercito di menefreghisti che pensano solo ai cazzi loro infischiandosene degli altri, come il tuo antenato delle caverne, la generosità, l’altruismo, la disponibilità, la carità, e il disinteresse, sono dimensioni emozionali che non t’appartengano affatto. Ogni giorno l'egoista fa discorsi e agisce in maniera del tutto cinica, e va nella direzione dell’indifferenza, dell’insensibilità, tutti comportamenti che lo rendono odioso, insopportabile, perché parla solo di se stesso, IO, IO, conto solo IO a questo mondo, e gli altri vadano a fanculo, lo dice con quel tuo sprezzante egoismo, IO, IO, IO, nient’altro che IO, gonfia il suo egocentrismo come un pallone e non sa pensare ad altro, perché si senti furbo, scaltro, non fa altro che mille strategie al singolare, per ottenere lo scopo primitivo di appagare solo se stesso, e in culo tutto il resto, perché tu egoista sei chiuso tutto in te come un fortino del Medio Evo che difendi con ogni mezzo, e non fai entrare nessuno nel tuo mondo corazzato, una proprietà privata che decidi solo di aprire o chiudere al tuo esclusivo piacimento, non curante dei sentimenti di chi ti sta vicino, che vorrebbe da te comprensione, dialogo, affetto, bene, amore, tutte cose che un egoista esprime a modo suo. So benissimo come sei fatto, sei condizionato dalla paura a spalancarti, espanderti all’esterno di te stesso, perché sei un essere che non riesce neanche ad amare se stesso. Se provassi veramente amore in te stesso, i tuoi pensieri sarebbero pieni d’amore, le tue parole sarebbero ricolme d’amore, i tuoi gesti e movimenti sarebbero espressione dell’amore che avresti dentro, allora sì, che saresti un sole ardente, amore immenso che si espanderebbe infinito in ogni luogo, ma il luogo che conosci non è questo bellissimo miraggio d’amore che t’ho appena decantato, l’egoismo che hai dentro t’impedisce d’essere in contatto emozionale con chiunque, perché l’egoismo è una brutta bestia, rende la vita insensibile, egocentrica, ecco perché non credo che l’egoista ami se stesso, se lo facesse davvero capirebbe quanto amore ha perso, ma l’egoista incallito non s’accorge di nessuno, continua a pensare alla sola cosa che gli interessa, a pensare solo a se stesso, perché vede quel che il suo egoismo gli fa vedere, sente quel che il suo egoismo gli fa sentire ed ha paura di mettersi a nudo, sciogliere il suo IO gigantesco con l’amore e donarsi agli altri tutto quanto.



CORAGGIO



Senza di te la vita s’abbandona alla paura, rimane intrappolata in pulsioni soffocanti di viltà, codardia, pusillamine, vigliaccheria, e così che vive l’esistenza obbediente sempre preda a soffocar il grido della nascita, quando tutta arrossata usciva da un grembo di natura e strillava tra il sangue e la placenta l’urlo impetuoso della vita, vagito libero che gridano tutti al principio per far sentire la propria voce, il diritto alla libertà naturale. Ma il mondo non vuole ribelli, esseri disubbidienti, irrequieti, insofferenti, indomiti, ogni vita che viene alla luce diventa ombra di se stessa, perché il mondo vuole vite sottomesse, disciplinate, obbedienti, pacifiche, arrendevoli, docili, miti, e paurose di tutto. Non tutta la vita viene educata alla paura, ci sono vite e vite scampate all’olocausto della malata distorsione, cuori ardenti che non han paura delle regole assurde del mondo, impavidi e temerari non s’arrendono mai, son cuori liberi. Le gabbie, gli zoo, le prigioni, son luoghi di terrore da combattere per chi non vuol essere legato dalla distorsione, il male del mondo che soffoca la vita per paura d’essere annientata, spazzata via dalla pulsione libera d’ogni vita che nasce, la chiamano ardimento, forza, audacia, eroismo,
temerarietà, valore, fermezza, tutti aggettivi per descrivere una parola sola: CORAGGIO!!!!!!!! CORAGGIO!!!!! CORAGGIO VITA!!!!! Non t’arrendere, continua a gridare, urlare a squarcia gola, perché la tua follia naturale può cambiare tutto, perché il tuo immenso coraggio ad essere te stessa può far crollare tutto quanto, coraggio allora, continua la corsa, continua ad essere coraggiosa fino in fondo, per liberare questo posto dalla paura di vivere.




SPERANZA




Sei nei respiri di tutti i giorni, in esseri ansiosi,
cupi, allegri, e anche duri,
perché nessuno vuole rinunciare al tuo nettare prezioso
da gustare in ogni battaglia dell’esistenza,
per chi ha progetti piccoli o grandi
che hanno bisogno di te,
la vita così t’implora ogni giorno
nel voler realizzar desideri,
o sogni che possano diventare certezze.
E' così tu esisti nella trepidante attesa,
nell’auspicio cambiare in meglio
il tempo della vita,
ma chi pensa al futuro ardentemente
ti tiene stretta, come l’aspirare in alto
del sognatore che immagina libertà
d’amor per tutti, e tu lo sospingi, lo
sorreggi nei momenti d’angoscie solitarie,
dove la cruda realtà si fa invadente
annebbiando la mente nella follia,
ma il cuor colmo di coraggio continua
il volo dell’utopia anche se il presente
gli da sconforto, sfiducia, scorramento,
la fiducia lo guida all’esile filo che
lo sostiene, non volendo morire
nella rassegnazione, nell’arrendevolezza,
perché c’è sempre una via d’uscita
finché la vita con tutte le sue forze
avrà una goccia di speranza in corpo,
alzarsi in piedi e continuare la corsa
diventare traguardo d'amore per se stessa
e tutti quanti.





VANITA’




Ad ogni incontro metti in
mostra la leggerezza,
vacuità di uno spettacolo
inscenato per stupire,
meravigliare gli occhi della gente.
Il tempo così, lo passi a curar la tua
figura in ogni dettaglio,
scegliere con zelo i vestiti per la platea,
e il pavoneggiare tutto te stesso
ti fa sentire in cielo,
vivere d’applausi è la ragione
della tua esistenza,
nulla importa se il mondo
sprofonda nelle pene,
a te interessa la frivolezza,
il volteggiare dell’ego su se stesso
dominare la scena
per essere al centro dello sguardo,
ma ahimè, quando la passerella si conclude
restare da solo ti da tristezza,
perfino angoscia, l’ego non ha più spavalderia
di sbandierare vanitose sciocchezze,
misera cosa è la tua vita
il tuo squallido spettacolo
finisce nella nullità più vera.


FALSITA’



Al mattino,
dopo una notte
tormentata d’inganni,
guardiamo lo specchio
tradendo ancora
se stessi,
soffochiamo la voce
vera con l’alibi
di sempre che non
possiamo cambiare
e ci trucchiamo di finzione per
ricominciare la farsa,
così apriamo la porta
la menzogna
esce dalla bocca
e iniziamo lo spettacolo
della falsità
con un buongiorno
che si mescola con altre
falsità altre parole vuote
che alimentano il teatro
dell’assurdo vivere
dove ogni mattina
tutti devono entrare
per avere sicurezza,
comodità, continuità
per esistere nel mondo
rinnegando a ogni
alba la vita vera
che di notte sogniamo.



BELLEZZA



Sgomenta la tua
innocenza
ogni volta guardiamo
e sai essere così
trasparente
inorridendo mai
della nostra
bruttezza del vivere.
Per questo
ovunque
ti cerchiamo
per ammirarti
sospesi in bilico
tra ragione e pazzia
aspettando l’utopia
dell’incantesimo
dei sensi per ritornare
a d’essere infinita purezza.




TENTATIVI


Non siamo altro che tentativi,
non siamo altro che possibilità,
se abbiamo paura, tutto si ferma,
se proviamo invidia, tutto si ferma,
se proviamo odio, tutto si ferma,
se proviamo rancore, tutto si ferma,
se facciamo del male, tutto si ferma,
se ci buttiamo via, tutto si ferma,
ma se tentiamo di volerci un
po' di bene, tutto allora può cambiare,
tutto allora può accadere,
tutto può diventare possibile,
tutto quello che abbiamo dentro
può essere rivelato,
tutto può trovare speranza,
tutto può trovare materialità
tutto può trovare consapevolezza
tutto può essere reale
tutto può diventare
eternamente amore.




VIVERE



una volta! dieci volte! cento volte! mille volte!
lasciandoci naufragare infinite voglie folli
che la vita ribolle, e non abortire mai
in desideri inespressi, paure soffocate
nell’ombra d'urli strazianti d’entropie
solitarie dentro una caverna d’anima
strozzata all’obbediente miseria della
propria vigliaccheria a non osare il salto,
un ramo d’alibi ripetuti una volta! dieci volte!
cento volte! mille volte!
SCUSE! SCUSE! SCUSE! SCUSEEEE!
solo scuse del cazzo per nascondersi
in confortevoli litanie frignanti che
ci proteggono il culo rimanere immobili
a non far niente, crogiolati
nella propria natura distorta per colpa
di altri esseri distorti che scaricano
sull’innocenza tutta la tremenda
paura di non saper volare, assassini
legalizzati tramandati dalla storia,
catena d’orrori che uccidevano la vita nascente
per dar linfa alle catene legali
dell’umana distorsione immanente.
Tutti volevano vivere, vivere! vivere!
soltanto vivereeeee....! non essere
ammaestrati nei circhi ignoranti
di famiglie incolpevoli per la cecità inconsapevole
a seguire l’infermità della nascita deforme,
a marcire in ottusità cristallizzate nella paura
di un gesto vero, un sbocciare primavera
dentro un terreno arido per germogliare
il primo amore, il primo vagito di libertà
vera d’andar incontro agli occhi del mondo
con l’insaziabilità di conoscer tutto, amare
tutto in un unico immenso assolato libeo abbraccio.
VIVERE! VIVERE! VIVERE! VIVERE!
BISOGNA VIVEREEEE....!
Tagliando i ponti sospesi col passato,
facciamo della nostra vita un sole ardente,
cominciamo a distruggere tutti gli ori
della storia per dar inizio a un’altra storia,
puntare tutto sull’immensa vita,
vita pura che scorre ancora in torrenti
sommersi che agitavano la nostra
carne in battaglie cieche, assurde,
per spompare la fonte vera d’inutile trionfo,
barbarie dell’incapacità malata a vedere
il fondo a non capire che la guerra vera
e liberar in noi l’antico limbo. Basta allora!
Di sangue! e di Battaglie! di guerre assurde
per il potere, qui è in gioco il vivere immenso,
di neonati che aspettano una sola grande risposta vera:
LASCIATECI VIVERE! VIVERE! VIVERE!
LIBERAMENTE VIVEREEEEEEEE..........


INVIDIA


Non c’è essere umano che non ti conosca,
fin dai tempi più remoti fai sentir a tutti quanti
la stessa avida ingordigia, anche se qualcuno
con spavalda ipocrisia decanta a gran voce
che non è toccato dal tarlo bramoso a
desiderare golosamente altrui cosa,
è palese che sta mentendo lo si vede dalla mimica
facciale quanto si rode nel suo fondale,
e insiste poi a dir invece che non nutre nessuna
gelosia, rivalità, rancore o d’astio, perché lui
afferma con certezza che è lontano dalle pene
capitali, altra recita non c’è che dire
per non ammettere con sincerità
onesta quello che lo tormenta
nel profondo è un sentimento occulto
che nutrono tutti quelli che bruciano, corrodono
la loro vita, con l’acido dell’Invidia
perché non sono al centro dello sguardo,
il pulpito più alto dove ogni invidioso
incallito sogna di camminare per essere ammirato,
idolatrato, scopo primario di chi usa l’ignobile bassezza
a tramare con lasciva stizza chissà quanti inganni maligni
per ottenere la tanto agognata fama,
d’essere a sua volta bramato da tutti quelli che han perso
la vita vera lontana dall’Invidia funesta che rovina ogni essere umano
di questo pianeta.


SUFFRAGIUM


Quante anime inquiete ardono
nel fondo delle pene quotidiane,
moltitudine sterminata
invoca una parola sola,
SUFFRAGIUM!!!!!!!!!!!!!
SUFFRAGIUM!!!!!!!!!!!!!
SUFFRAGIUM!!!!!!!!!!!!!
c’è chi la urla nel profondo
di se stesso in preda al
pianto disperato,
c’è chi la grida a squarcia
gola perché arrabbiato,
incazzato con il mondo,
c’è chi la sussurra piano
con le mani giunte verso
il cielo in segno di preghiera,
c’è chi nel silenzio della notte
la implora per uscire dalla
sua esistenza prigione di paura,
c’è chi in preda ai dolori
della carne, la invoca
per essere guarito,
miracolato dalla malattia,
SUFFRAGIUM!!!!!!!!!!
SUFFRAGIUM!!!!!!!!!!!
SUFFRAGIUM!!!!!!!!!!!
esalazioni imploranti
di anime tormentate
che vogliono essere salvate
dal delirio dei loro peccati
d’Avarizia, Invidia, Orgoglio,
Accidia, Collera, Ira e Lussuria.
SUFFRAGIUM!!!!!!
SUFFRAGIUM!!!!!!!
SUFFRAGIUM!!!!!!!
non si sente altro venire
dall'umano pozzo dell’Inferno,
un coro di esseri sempre
in fiamme nel supplizio
implorano disperatamente aiuto verso
l’alto, verso una luce immensa
che possa liberarli dal patimento
e portati in superficie
con un raggio purificante a chi si pente,
fa voto d’innocenza
chiarore illuminante
che toglie tutte le pene
a chi cammina nelle tenebre
dell'umana distorsione
SUFFRAGIUM!!!!!!!!!!!
SUFFRAGIUM!!!!!!!!!!!
SUFFRAGIUM!!!!!!!!!!!
gridano dall’abisso
i dannati di se stessi,
la luce che han dentro
possa aiutarli, possano loro liberarsi
dall’inferno che brucia dall’interno,
ma ahimè nessuno Dio verrà
dall’alto a salvarli
nel profondo di se stessi si trova
la via d’uscita
e diventare chiarore immenso.


CANTO PER TE DONNA


Vorrei conoscerti ma non so
se tu vorrai conoscermi,
non è il filosofo o il maestro
che parla ma l'uomo che
si apre come un bimbo
e si spinge verso colei
che tutto E' ma non sa
di essere Tutto.
Colei che si mette a nudo
nel mondo ma non si denuda
mai nel mondo, colei che tutti
guardano nella forma ma
non nell'essenza, colei che
guarda e nulla sente dell'umano
guardare dove tutto si consuma
nel predare la carne senza mai
andare nella profondità lucente,
è li che c'è speranza che tutto
accada per risvegliar l'incantesimo
AMORE senza inganni, l'amore
che tutto muove e tutto fonde
in un solo sguardo, è li che
c'è certezza in occhi
che rivelano che tutto E'
tutto E' essenza che
ovunque si trasforma rimanendo
se stessa, e li
da sempre il mio sguardo si posa
quando guardo TE donna,
e li che sperare diventa sogno,
desiderio del tutto
nell’attimo sguardo dell’uno in NOI,
ma quali sguardi ci sono
stati verso colei che non
coglie lo sguardo, colei
che non sa di essere TUTTO
e si denuda nella carne
senza mai disvelare se stessa
nell’Essenza. A TE vanno
le mie parole, che rivelazione
possano essere per colei
che sta cercando l'anima
gemella in ogni sguardo
che incontra. E qui le
parole del poeta oltre ogni luogo
si spingono come un eco
senza fine a richiamar l'essenza
all'incontro con se stessa.



GEMELLA


non aver paura di ascoltare l’infinito che è in te.
Solo questo può aiutarti a trovare nei sentieri
dei pensieri, belli, brutti, quello che da molto tempo
stai cercando. Ascolta, la voce che ti dice che sei grande,
per quello che esprimi, nella fragilità del cristallo
che racchiude la tua anima profonda, che non riesce
ancora a dare un volto a una immagine di armonia.
Cara gemella, tu sei grande perché stai cercando
il tuo sentiero, questo può darti il silenzio,
quello vero dove tutto è incominciato tanto tempo fà,
e ha dato ai tuoi primi passi quella spinta verso l’esistenza.
Cara gemella, ascolta, e vedrai che tutto quello
che ti circonda, ha un senso e una ragione ben precisa,
tutto questo è dentro te, perché tu sei l’infinito,
che ha preso forma, luce propria, per percepirsi
dentro un corpo, questo non scordarlo mai,
anche se intorno a te tutto sembra incomprensibile,
confuso dalla quotidianità delle parole vuote,
inutili, che escono dalla bocca di un mondo che esprime solo falsità.
Ricorda in ogni momento di tristezza e di dolore
che TU sei l’infinito e questo ti può dare la forza
per riconoscere l’immagine vera che sta dietro a ogni
essere che incontri che è diverso della forma ma
uguale a te nell’essenza.



CARNEVALE


Corri in piazza, o suddito
fedele, metti in mostra
il tuo talento
fai la scelta del vestito
a te più caro,
tutto è permesso nel giorno
del grande ballo,
le maschere del reame sono
in vendita al mercato
delle emozioni,
cambia pelle, cambia volto,
camaleonte in cerca di una
nuova identità.
Ma ora sciogli i nodi
delle tue paure, la festa è incominciata,
vai, muoviti in scioltezza
dai il meglio di te stesso,
scendi in strada dai sfogo
alla voglia di follia,
il presente ti appartiene,
balla canta ubriacati di sensi
consuma fino in fondo
ogni istante di questo giorno di follia,
sei stato invitato a trasgredire
nulla hai da perdere è la legge
del reame che lo dice.
Dai allora! cosa aspetti a mettere
in mostra la tua maschera preferita che per
un giorno sia festa vera con te stesso.


STUPRO


Anche se il tuo vestito
è quello della civile apparenza,
la pelle mostra che non sei
cambiato,
affondi il tuo membro
come un coltello e squarci la vita
spaventata.
Non ti curi delle ferite
profonde, del dolore che lasci,
del terrore e odio che hai
inciso su quelle lacrime
che implorano
la fine dell'orrore.
Te ne freghi, se la vita
non potrà più amare,
se rimarrà intrappolata
per sempre
in pensieri di tormento e pazzia.
No! Tu questo non puoi capirlo,
non puoi sentirlo,
vuoi solo godere, scaricare
la bestia che ha ucciso
quell'amore, quella vita
che non sai più dare.




INCONTRO


Quanti pensieri, quante parole,
quanti gesti per cercarti,
poi, un attimo, uno sguardo,
e all'improvviso sei qui
davanti pensieri parole e gesti
diventano confusi,
tutto è così vivo,
tutto è così vero
mentre la tua essenza piove
su di me
l'io perde il suo potere,
e i sensi inondano la ragione.
Si fa vuota la mente,
niente più domande, niente più paure
questo è il mio momento la mia visione
vengo verso di te e mi lascio
bagnare
mi lascio
inondare
mi lascio
annegare
nell'oblio infinito.


FANCIULLA DI FUOCO


Vienimi a cercare o fanciulla
divina, i tuoi seni son girasoli
sul mondo,
la tua pelle, campi di grano
e morbide dune assolate.
Fertile l'oasi del frutto più
ambito,
petali rossi che si aprono
bagnati da calda rugiada.
O fanciulla, o nettare d'amore,
gli occhi tuoi sono la notte
che spaventa,
desideri che ribollono il sangue
ridando gioia dei sensi.
O fanciulla, o eterna innamorata,
illumina a giorno questa foresta,
che noi possiamo svelarci,
che noi possiamo riconoscerci.
Come animali in gabbia agitiamo
le nostre membra e scarichiamo
rabbia, violenza, e follia per
poterti avere, possedere,
legarti alla carne per l'eternità
e godere d'immenso.



INFINITA RAGIONE


Ho aperto il mio cuore
la mia mente
e l'Universo
si è risvegliato
in me,
in un tutto
meravigliosamente
chiaro.


CUORE INFRANTO


Vorrei spegnere il tuo dolore
come si fa con la luce in una stanza,
ma insisti nel tormento e ti fai male
giorno e notte dando vita al solito
pensiero che non vuoi far tacere,
debolezza di un cuore infranto
perduto, straziato, fatto a pezzi
dall’uomo di sempre,
gli hai donato te stessa
quando le sue braccia
forti e sicure diedero speranza al
desiderio un giaciglio senza inganno,
nuda d’amore vivevi l’oblio della carne
mettendoci l’anima, il cuore,
fusione illusoria finita con la voce
di chi pensava solo a se stesso,
realtà che non vedevi dietro gli
occhi della falsità in persona,
uomo vigliacco, predatore incallito
prigioniero della sua maschera orrenda
si truccava di menzogne nascondendo
la verità per paura d‘essere svelato, messo
in un angolo a riflettere sul malato egoismo.
Si, vorrei spegnerti il dolore come si fa
con la luce in una stanza,
toccarti l’anima con il mio cuore
è ridarti gioia di vivere, chissà, forse
nuovo inizio immerso nei miei occhi,
ma tu sei prigioniera del ricordo,
cancellare l’amore dal cuore fa male,
non c’è rinascita se
non muore l'inganno,
l’uomo bastardo vive ancora dentro, lo sento
ogni volta che parlo al telefono con te,
e lì, presente, il cuore infranto non
decide mai di farlo morire,
lo alimenta da un anno
immagini e pensieri
che hanno reso il corpo
un fuscello d’inverno,
rinsecchito dal dolore freddo
che hai in corpo,
non puoi andare avanti a voler
capire ciò che va sepolto per sempre
e dare un senso a te stessa,
fregatene del menzognero per malattia,
lascialo al destino, se sia
capace d’essere vita vera,
o continuare la farsa con se stesso,
il tuo fondale aspetta... risalga
in superficie la luce della vita,
sarà dura lo so, curare ogni ferita
diventa impresa ardua superare,
ancora sanguina l’amore, li,
tutta sola non sai quanto vorrei
spegnere il dolore, ma io esisto
soltanto come amico, un angelo
mai un uomo al tuo fianco, il mio
abbraccio intenso ti da fastidio
sei stata chiara perfino cinica e
fredda nella sentenza senza appello,
tu sai quello che vuoi, la carne,
il cuore e l’anima sono immobili
davanti agli occhi,
lo so stai male sapendo
ciò che sento,
non ti preoccupare rimarrò al tuo
fianco se lo vorrai fino
a quando camminerai
sicura d’essere
guarita nel cuore e nella mente,
libera d’incontrare un altro amore,
so che non sarò mai io
lo sempre sentito nelle tue parole
anche se speravo in
un risveglio di ricordo,
riconoscersi nel profondo
è tutto sarebbe diventato amore ,
ma ahimè
ti ho guardato
negli occhi sempre
ma tu non hai riconosciuto lo sguardo.


IO SONO TE


Io sono te e tu sarai me..
Nulla si fermerà nella sequenza
in cui si svelerà la tua vera personalità...
L'infinito conosci, ma non
ricordi chi Sei, mi guardi
senza risveglio... accarezzi ogni
parte di me... senza toccare mai
l’anima infinita che vibra vicino a te...
sperando che il sipario che ti copre
prenda fuoco da una scintilla di ricordo
che metta fine alla commedia
con se stessi. ma tentenni...
dici che non c’è le fai... ormai il vestito
che ti copre di durezza fa parte di te....
simbiosi innaturale che rende artificiale
ogni gesto che fai...
guardo e sento la tua paura
che m’inonda.... spogliarsi
ogni volta per tentare l’impossibile...
ma l’amore scioglie
il pensiero antico che non
sai capire... resisti a rimanere
immobile a ciò che ti rende sicura..
la morte del vestito tanto caro
ti fa spavento perfino terrore...
te lo leggo negli occhi... tu non
vuoi cambiare... fai promesse d’amore
verso te stesso perché hai bisogno di me...
di un cuore vero e puro che ti faccia
sentire vivo... ma io non voglio
essere più la tua droga...
un momento di godimento
senz’anima che tu sfoghi
dentro ciò che ritieni tuo...
nudità dell’uomo di sempre
che brucia di possesso ma
non s’illumina mai d’immensità...
eppure in te c’è Tutto, un Tutto
che non sai ricordare dentro i miei occhi...
che Amore dai... tu non senti che te stesso...
mi fai del male senza saperlo...
guardi ma sei altrove e non
ascolti i miei pensieri e stati
d’animo che parlano di te e di me...
ciò che sono tu non lo sai...
io sono te e tu sarai me...
se solo mi guardassi con più verità
ricorderesti chi sei....
ma il tuo sguardo è lontano...
non sai quanto ci soffro...
so adesso che perdermi
nei tuoi occhi non avverrà mai...
certezza di aver perso tempo
ad amarti...come posso continuare
a spogliarmi ancora se tu
non riconosci chi sono...
camminare insieme è impossibile
lo leggo nei tuoi occhi...
Amore non sarà mai...
spero che un giorno ritroverai
il vero te stesso solo allora ricorderai
chi sono io e chi sei tu..
e quale amore immenso
c’è dietro ad ogni sguardo
che incontrerai... ma non so
se avrai il coraggio di mettere
fine al tuo inganno... spetta a te
fare il primo passo verso ciò che sei...
è la tua scelta... vivere vicino
a chi non sa chi sono...mi è impossibile...
vado via dal tuo sguardo
inconsapevole e mi ritiro come
sempre in me stessa...solo lì,
posso di nuovo sperare
in un altro sguardo, più intenso,
più vero, più tutto dove immergermi
senza paura per fondermi con me stessa.



IL MIGLIO VERDE



Ancora una volta hai scelto il tuo passato, nessuna pietà, nessun perdono per i sudditi maledetti, ti vesti da carnefice e apri le stanze della morte. Un altro figlio della vita ha perso il manto di purezza, il tuo regno lo ha sporcato, il tuo regno lo ha stuprato, con violenza, con paura. Ma tu, ora, lo condanni alla pena più alta, più atroce. E’ Colpevole! E’ Colpevole! E lo fai salire sul trono della giustizia avvolgendolo con nuvole di veleno. E’ Colpevole! E’ Colpevole! E bruci la carne, bruci il suo cervello, la sua mente con la folgore spietata della tua vendetta feroce. Questa è la tua legge, questa è la crudeltà del tuo regno che uccide i sensi alla vita che nasce, e la rende malata di un odio che diventa follia, diventa potere. Ma tu dov’eri, quando seviziata, picchiata, spaventata, ti implorava aiuto piangendo? Ti implorava amore piangendo? E tu? malato d’egoismo, non c’eri! E tu? attaccato alle cattedrali del tuo potere, non c’eri! Troppo lontano è il tuo regno dal paradiso che nasce, dalla libertà emozionale che hai perso. Questa è la verità che non vuoi sentire, questa é la verità che ti fa paura. Altri ancora nasceranno, che sporcherai e plasmerai ai tuoi pensieri distorti. Altri ancora saliranno sul tuo trono di morte. Altri ancora saranno rinchiusi nelle celle delle tue prigioni, dei tuoi manicomi. Altri ancora verranno affamati, sacrificati per il tuo benessere, per la tua vanità! Altri ancora saranno osannati come liberatori, e uccideranno in nome di un Dio, e uccideranno in nome di una patria, e uccideranno in nome della libertà. Questo è il tuo inferno! Questo è il tuo regno! Ma la vita è più forte! La vita è più grande! Lasciala entrare dentro di te, lasciala germogliare liberamente, aiutala! proteggila! difendila! Con tutto te stesso, con tutte le grandi risorse che hai, è l’unica che ti può salvare! E’ l’unica che ti può riportare a sentire quell'amore immenso che sei.







ONESTA'





Sei un'opera d'arte,

nata da un vero artista,

che tutti ammirano,

e vogliono comprare.

































































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